Ad Alghero resiste un’autentica tradizione di pesca e lavorazione del corallo. La tradizione è stata importata da marinai campani ma ormai è divenuta simbolo della città e il prezioso materiale viene lavorato in tanti laboratori artigiani ed eleganti oreficerie.
Il corallo si sa, in qualunque parte del mondo riesce sempre ad affascinare chi lo osserva ed è per eccellenza uno dei simboli dei fondali marini. Porta con sé quel sentimento di stupore e meraviglia legato ai suoi colori vari e brillanti.
Lo sanno bene i cittadini di Alghero che da secoli praticano la pesca del bellissimo corallo rosso, tradizionalmente usato fin dai tempi dei Fenici per produrre oggetti di varie forme e utilizzi, da monili a gioielli. Il corallo rosso ha per secoli costituito una grande porzione dell’economia della città di Alghero, affascinando da sempre moltissimi popoli e commercianti. Oggi le botteghe che lavorano il corallo sono tante in città. Camminando per la strada è possibile imbattersi in negozi e laboratori che espongono le loro creazioni e il procedimento della pesca e della produzione è andato raffinandosi col tempo.
E’ possibile pescarlo soltanto fra maggio e ottobre un numero massimo di 25 volte all’anno, il corallo può essere preso solo a minimo 80 mt di profondità da sommozzatori “corallari” che scendono nei fondali in immersione e dotati soltanto di una picchetta per estrarlo.
Una volta recuperato il corallo, esso verrà lavorato, tagliato, levigato e modellato per diventare uno degli oggetti dalla rara, rossa bellezza che ancora oggi vengono usati sia nella tradizione sarda che nella vita di tutti i giorni.