Se siete alla ricerca di un paradiso incontaminato siete indubbiamente nel posto giusto. La costa varia da chilometriche spiagge di sabbia, raccolta in alte e desertiche dune come quelle di Piscinas, a scogliere di rocce scure e imponenti tra gli alberi elegantemente piegati dal vento. Riflessi rosso rame nel parco geominerario del Sulcis, tra gli edifici dismessi delle miniere e villaggi abbandonati, un tempo abitati dai minatori oggi splendido esempio di archeologia industriale. Qui troverete l’unica pianura dell’isola, quella rigogliosa del Campidano dove nasce un riso che porta il nome del luogo d’origine e crescono rigogliosi i carciofi e profumati e succosi i frutti. La Sardegna del Sud sembra sospesa nel tempo e una volta esplorata verrete catturati da quel profondo fascino e mistero che la caratterizzano. Terra misteriosa come la maschera androgina de Su Componidori, divinità e maestro della Sartiglia di Oristano. Impenetrabile come la storia millenaria della reggia nuragica di Barumini “Su Nuraxi”, mediterranea come l’isola di San Pietro con le sue influenze liguri e tunisine sintetizzate nel borgo di Carloforte. Le acque che sgorgano calde e portentose dalle terme romane di Fordongianus a quelle di Sardara fanno il paio con la natura agreste e poetica dei cavallini della Giara, una delle tante ragioni per scoprire il sud della Sardegna, i suoi pani tipici come il civraxiu e su coccoi accompagnati da un buon bicchiere di vino, Vernaccia e Carignano su tutti.